La leggenda del Taro e del Ceno (2)
Racconto tramandato di generazione in generazione, arrivato a noi dai nostri nonni in una forma quasi fiabesca ma sempre interessante.
Si narra che il fiume Taro e il fiume Ceno fossero due fratelli, nati entrambi dalle vette del monte Penna.
Come tutti i fratelli, c'era la voglia di giocare e dimostrate la propria forza l'uno con l'altro.
Così un giorno, decisero di fare una gara, una lunga gara, che avrebbe finalmente dimostrato a tutti chi tra i due fiumi sarebbe stato il più importante, degno del magnifico monte che li aveva generati.
Chi fosse arrivato per primo a Fornovo, inizio della pianura, sarebbe diventato il fiume principe di tutta la valle.
La partenza fu fissata al sorgere del sole ma il fiume Taro, essendo più "furbetto" e conoscendo la grande forza e velocità del fratello, decise di partire nella notte.
All'alba, quando il Ceno si svegliò, si rese conto che il Taro lo aveva ingannato. Partì in gran velocità e scelse una strada diversa nel vano tentativo di recuperare lo svantaggio.
La corsa di entrambi fu a tratti impetuosa e ricca di salti e a tratti dolce e pacifica,
I due corsi d'acqua raccolsero lungo il percorso tutti i vari ruscelli che incontravano e mano a mano la loro dimensione cresceva, accogliendo nel loro letto decine di varietà di pesci, fino a quando giunti a Fornovo si unirono in uno splendido fiume che sarebbe stato ricordato per sempre per la limpidezza delle sue acque.
Ma la gara???? ….. a Fornovo giunse per primo, seppur con l'inganno, il fiume Taro e il Ceno non potè fare altro che tuffarsi nelle acque del fratello.
Ma ciò che resta di quella memorabile storia sono due splendide valli, La Val Taro e La Val Ceno , divise e diverse perchè disegnate dai loro corsi d'acqua che ogni giorno corrono verso la pianura. Due piccoli paradisi da visitare.